Vitigni autoctoni

Le nostre vigne, piantate su suoli calcarei e misti calcarei e argillosi, provengono da selezioni massali di antiche varietà autoctone di Trebbiano Abruzzese, Pecorino e Montepulciano. L’età dei vigneti oscilla tra i 25 e i 90 anni: le viti del nostro Trebbiano Abruzzese sono tra le più antiche in Abruzzo, mentre il Pecorino, piantato nel 2000, rappresenta uno dei più vecchi impianti della regione.
 

Trebbiano Abruzzese

Trovare un autentico Trebbiano Abruzzese è davvero raro. Per molto tempo è stato confuso con vitigni come Bombino Bianco, Mostosa o Trebbiano Toscano, e anche se queste varietà mostrano caratteristiche similari, sono completamente differenti.
Il Trebbiano Abruzzese, che non ha nulla in comune con il più noto e meno qualitativo Trebbiano Toscano, è il vitigno più nobile tra queste cultivar, e quando vinificato in purezza dà vita a un vino delicato e leggero, che allo stesso tempo mostra una struttura solida e complessa.

Selezioni massali

Tutti i vigneti sono impiantati attraverso le selezioni massali, antiche viti selezionate all'interno della nostra proprietà, nella quale non utilizziamo cloni, e propagate così da preservarne il patrimonio genetico storico tipico. Pratichiamo metodi di coltivazione sostenibili che non prevedono l’irrigazione e permettono alle nostre selezioni massali di adattarsi meglio al suolo e al sottosuolo, al clima e alle diverse disponibilità idriche, e quindi garantire viti e uve che esprimano al meglio il terroir e la nostra identità.

Biodiversità

Crediamo nella biodiversità, così da tutelare, nutrire e valorizzare il nostro ecosistema. Per questo nella proprietà di famiglia, oltre ai 30 ettari di vigneto, ci prendiamo cura anche di tre ettari di bosco e altri tre ettari di erba medica, olivi ed erbe aromatiche spontanee. Colture che ci aiutano a mantenere e a favorire il benessere del nostro ambiente naturale, dei suoli e dei sottosuoli.
Questo approccio sostenibile ci ha permesso di recuperare alcune erbe tipiche del posto come il meliloto, la calendula, la malva e le radici di liquirizia, colture un tempo scomparse.
Nei nostri vigneti non utilizziamo pesticidi o erbicidi, né la plastica nelle operazioni che eseguiamo in vigna: ad esempio leghiamo i nostri tralci di vite a pali o fili di ferro soltanto con rami di rafia o di salice. Una serie di pratiche che hanno notevolmente aumentato la presenza delle popolazioni di lombrichi originari di questo terroir, così come il numero di insetti quali coccinelle, farfalle, mantidi religiose, crisopodi e altri ancora.
Con il nostro lavoro ci impegniamo a rafforzare e a favorire le specie autoctone salvaguardando la presenza di diverse colture tipiche e tradizionali del territorio, evitando di inserire altre popolazioni di insetti, disponibili in commercio, che potrebbero essere stati allevati o catturati in ambienti diversi e distanti dai nostri.